Essere Ultras in Eccellenza, da cosa nasce questa decisione di seguire il Settimo?
Il mio primo approccio con il mondo ultras risale ad una fredda domenica del 1993: allo Stadio Delle Alpi si giocava Juventus – Sampdoria e mio papà mi portò in Curva Nord. Chi è stato almeno una volta al Delle Alpi si ricorderà la salita che portava al secondo anello: è difficile da spiegare, ma mentre la salivi ti rendevi conto di entrare in un mondo parallelo! Immaginate un gagno di 9 anni che fa quella salita tenendo per mano suo papà e una volta arrivato al secondo anello, davanti a se, vede l’altra curva, la Sud, piena di striscioni,dove rimbombano i cori e i tamburi e i fumogeni la fanno da padrone: il gagno rimane immobile a fissare la curva con un sorriso strano, fin quando il papà lo tira per andare a cercare un posto tranquillo e sicuro nella parte destra della curva. Appena seduti succede qualcosa, tutti fischiano e insultano, mi giro verso sinistra e vedo una marea di gente entrare nel settore ospiti quindi, per non essere da meno, alzo il dito medio e lo sventolo bene verso i Doriani.
Ovviamente mio papà mi sgrida e mi dice che è solo una partita di calcio, ma in quell’istante capii che per me non sarebbe stato cosi! Lo stadio va vissuto, giusto o sbagliato che sia. Poi nel 1997 grazie a degli amici più grandi, finalmente iniziai ad andare in Curva Sud dove rimasi fino al 2008. In quell’anno purtroppo una trasferta a Roma mi costò cara e dovetti abbandonare la curva. Fu proprio in quel periodo che mi avvicinai al Settimo e mi scattò qualcosa nella testa.
Iniziai a parlarne con qualche amico, immaginando un gruppo ultras che seguisse il Settimo sia in casa che in trasferta, insomma una cosa storica per la città e quasi unica per l’Eccellenza! Ne approfitto così per ringraziare la pazienza di Nina, che da allora sopporta i miei week-end in viola.
Da quanti anni segui il Settimo e quali sono il ricordo più bello e quello più brutto calcisticamente parlando?
Come detto prima seguo il Settimo da ormai 5 anni (ah, preparatevi a una mega festa!). Purtroppo però il tifo a Settimo è arrivato in un periodo societario un po’ buio, quindi se devo essere sincero, in questi anni abbiamo quasi sempre sofferto. Ricordo con piacere il primo anno di Serie D, con Mister Del Vecchio:grande squadra e grandi risultati e addirittura finimmo il campionato a pochi punti dalla zona Play Off. Ormai sono passati 5 anni e le cose, purtroppo, sono cambiate. Il secondo anno di Serie D, sempre con Mister Del Vecchio, iniziarono i problemi e disputammo una stagione da dimenticare arrivando ultimi ultimi e retrocedendo in Eccellenza. Però calcisticamente credo che l’anno peggiore l’abbiamo vissuto con Scola in panchina, una bella squadra con nomi importanti ridotta a salvarsi ai Play Out contro la Pombiese.
E invece da Ultras, miglior soddisfazione e maggior rimpianto?
Come gruppo senza alcun ombra di dubbio ti rispondo Finale Play Out a Volpiano. E’ stata una serata incredibile, i ragazzi in campo lottavano come 11 leoni e noi in tribuna eravamo compatti come non mai. Poi se penso alla pioggia,al settore ospiti scoperto,all’invasione e all’abbraccio con Mister Cristiano nel fango mi vengono ancora i brividi. Invece a livello personale sono orgoglioso di quello che ho fatto in questi anni e di aver dato il via a un movimento che a Settimo non si era mai visto.
Siete un lusso per l’Eccellenza, ci sono altre tifoserie come voi?
In Eccellenza non ci sono molti gruppi Ultras, per quanto riguarda il Piemonte, mentre in altre regioni ci sono delle realtà importanti. Tuttavia, in questi anni, ci siamo trovati di fronte diversi gruppi come Ultras Savona, Sbamballati Casale, Gradinata Est Tortona, Brigata Alkolica Borgosesia, Ultras Bianchi Acqui Terme, Ultras SelvaSpessa Baveno, Ultras Asti, Ossolani, Wild Kaos Rivoli, Ultras Cuneo e gli Ultras Volpiano.
Cosa chiedi alla squadra in questa stagione?
Sappiamo tutti che questo sarà un anno di transizione, diventa fondamentale centrare la salvezza per poi partire con il progetto della nuova società la prossima stagione. I ragazzi che scendono in campo avranno sempre il nostro tifo e saremo sempre pronti a difenderli in qualsiasi stadio. In cambio chiediamo sudore, grinta e che onorino la maglia che indossano, nulla di più!
Cosa pensi della nuova dirigenza?
Era da qualche anno che aspettavamo con ansia il cambio societario…
Niente da rimproverare al Presidentissimo Lovera che al Settimo ha dato tanto, ma negli ultimi anni aveva piu’ volte dichiarato di voler lasciare e quando finalmente e’ arrivato l’acquirente giusto si e’ fatto da parte.
Il calcio e’ cambiato, ormai una societa’ deve essere gestita come un’azienda e credo che la nuova proprieta’ stia lavorando nel verso giusto.
Ovviamente c’e’ chi non sara’ contento di tutti questi cambiamenti ma credo dovra’ farsene una ragione.
Ho avuto modo di parlare con il nuovo Presidente Ursillo e devo dire che mi sembra una persona disponibile e con la quale si puo’ parlare.
Anche i DG Scaccia e Dragone sono due ottimi elementi e hanno portato un’ondata di entusiasmo che al Levi non si vedeva da un po’.
Un ringraziamento particolare va al Coordinatore Pelella, senza di lui non credo che tutti questi cambiamenti sarebbero riusciti.
Insomma il nuovo Settimo e’ nato da poco ma ha imboccato la strada giusta.
Avete amicizie o rivalità?
Siamo riusciti ad instaurare rapporti di vera amicizia e che portiamo avanti con piacere con i ragazzi di Baveno e di Domodossola.
Per quanto riguarda le rivalità abbiamo avuto problemi con altre tifoserie, sopratutto nelle due stagioni in serie D, ma nulla di eclatante.
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